Salute

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Che acqua bolle in pentola?

CHE ACQUA USIAMO PER  PER CUCINARE? 

Questo articolo vuole sensibilizzare le persone sulla qualità dell’acqua che viene usata soprattutto, per cucinare, visto che è quella che ingeriamo in maggiore quantità. 

Lo scopo è quello di spingere a soffermarsi, non sulla qualità dell’acqua dell’acquedotto, ma su quella che esce dal “vostro” rubinetto. 

 L’acqua, per arrivare alle nostre case, deve percorrere anche molti chilometri, in tubature che hanno magari  moltissimi anni e che, oltre ad essere molto vecchie, possono essere di materiali non proprio salutari: cemento-eternit (amianto), in piombo, in rame, ecc.   

 Si può vivere parecchi giorni senza mangiare, mentre si muore in pochi giorni (3/4) senza bere.

L' acqua è il costituente fondamentale di tutti gli esseri viventi, ed è presente nell'organismo umano adulto in quantità pari al 60/70% circa del peso corporeo con variazioni a seconda del sesso e dell'età.

Alla nascita raggiunge addirittura il il 75/80% circa.

Il sangue, ad esempio contiene circa l’80/90% di acqua.

 Su 100 molecole dell'organismo umano, ben 99 sono di acqua!


L’acqua è fondamentale come l’aria che respiriamo: 

- regola la temperatura corporea 

- trasporta l’ossigeno e i nutrienti alle cellule 

- aiuta la respirazione 

- aiuta a trasformare il cibo in energia 

- protegge gli organi 

- elimina le tossine 

- lubrifica le articolazioni 

- ecc. 


Una  delle funzione più importanti dell’acqua, oltre ad idratare, è quella di depurare il nostro corpo.  

Auguriamoci quindi che sia pura!  

Acqua potabile  

Si definisce “potabile” un'acqua  

Ø  limpida  

Ø  inodore 

Ø  insapore 

Ø  incolore  

Ø  e innocua 

priva cioè di microrganismi patogeni e sostanze chimiche nocive per l'uomo". 

  

Esiste una grossa differenza tra questa definizione, che è quella attuale, e la precedente.  

Secondo il vecchio enunciato, un'acqua potabile doveva essere semplicemente pura. Oggi come oggi, il concetto di purezza a cui si faceva riferimento è considerato un'utopia.  

Se così non fosse non sarebbe necessario stabilire i cosiddetti "limiti di tolleranza". Dal momento che questi esistono, significa che si accetta la possibilità che contaminanti e sostanze potenzialmente pericolose siano presenti nell'acqua potabile, seppure in tracce.

Tale concetto è sostenuto dalla presenza di particolari metodi analitici, che ci consentono di individuare quantità infinitesimali, fino all'ordine dei femtogrammi (10-15). 

Siamo quindi passati dal concetto di purezza, utilizzato dai vecchi chimici, a quello più moderno di “innocuità”. La potabilizzazione dell'acqua è dunque importante per garantire che il suo consumo non vada a discapito della nostra salute.

Per stabilire l'idoneità al consumo di un'acqua potabile, occorre valutare determinati caratteri di origine fisica, chimica e microbiologica.

Fermo restando che tali parametri sono regolati da disposizioni legali particolarmente cospicue, che si aggiornano frequentemente e sono in continua evoluzione. 


Per informazioni : econaturale@virgilio.it.

 

PARAMETRI ACQUA POTABILE

 

In base alla cosiddetta LEGGE DI POTABILITA’ l’acqua può essere dichiarata “potabile” anche se contiene percentuali di sostanze estranee e inquinanti chimici che ben poco hanno a che vedere con la natura e con la nostra salute: benzene, idrocarburi, cadmio, cianuro, mercurio, cromo, piombo, arsenico, ferro, amianto, nitrati, nitriti, antiparassitari, ecc. ecc.

 

Per chiarire un grosso equivoco, ribadiamo che “potabile” non significa “buona da bere” ne tantomeno “salutare”, bensì che rientra nei “parametri della legge di potabilità”.

 

L’aria di Milano diciamo che è “respirabile”… (non possiamo tapparci naso e bocca) ma non “BUONA da respirare”.

 

In sostanza, i parametri di “potabilità” seguono, man mano, l’inesorabile crescita del livello di inquinamento delle nostre acque, altrimenti molti pozzi dovrebbero essere chiusi.

 

                   E’ quindi meglio bere acqua in bottiglia?

 

                         Forse si, se non fosse che…

 

 

 

ACQUE IN BOTTIGLIA

 

Lo sapevate che l’acqua “minerale” in bottiglia, ha una scadenza?

Al di là di tutte le critiche (soprattutto ecologiche) che è possibile fare sulle acque imbottigliate, è utile fare una considerazione “oggettiva”.

 

Nell’ etichette delle acque imbottigliate si possono leggere indicazioni (obbligatorie) di questo genere:  

 

”Ti consigliamo, per GARANTIRE “l’integrità” del prodotto, di conservarlo in luogo ASCIUTTO, PULITO, e SENZA ODORI, al RIPARO DALLA LUCE SOLARE e da FONTI di CALORE e di non congelarlo.” 


Avete mai visto come viene trasportata l’acqua in bottiglia e come viene stoccata (specialmente nei periodi estivi)?

 

Non è difficile vedere, in piena estate, con temperature molto elevate, un camion (coperto con un telone… non camion frigo) parcheggiato in autogrill, al sole,  perchè il camionista, giustamente, fa delle soste per riposarsi e rifocillarsi?


Avete mai visto un deposito di acque minerale con i bancali dell’acqua nei cortili…al sole…?


Dopo, arriva sulle tavole di chi acquista l’acqua imbottigliata….


Visto che le scadenze sono molto lunghe, l’acqua che si mette a tavola a febbraio, può essere quella che era su quel famoso camion, in agosto…cioè sei mesi prima… un’acqua che può aver ha subito temperature altissime ed esposizioni alla luce del sole.

 

Quindi…chi ti garantisce quell’integrità descritta nelle indicazioni?


“Tu” potrai seguire il consiglio e salvaguardare la tua salute…dopo; ma gli altri, cioè quelli che hanno gestito quella bottiglia “prima” di te,  e per parecchi mesi... l’hanno fatto?

 

Per informazioni : econaturale@virgilio.it.


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Che acqua bolle in pentola?

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H2A. L'acquedotto in amianto

Pubblicato il 16/ott/2013

Quasi tutti gli acquedotti pubblici in Italia sono in cemento-amianto

http://www.youtube.com/watch?v=ZJbjOl0FwHc

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